Meta accusata di aver causato danni mentali ai giovani
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Direttore: Alessandro Plateroti

Meta accusata di aver causato danni mentali ai giovani: la denuncia

Mark Zuckerberg

“Ha messo i profitti davanti alla gente!”, denunciano oltre 40 Stati americani, puntando il dito contro la Big Tech di Meta.

Meta di nuovo nei guai. Secondo ben 42 Stati americani, la Big Tech guidata da Mark Zuckerberg sarebbe la causa della dipendenza dai social network dei giovani di oggi. Instagram e Facebook sfrutterebbero le loro vulnerabilità psicologiche e sociali solo per trarne un maggiore profitto.

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Mark Zuckerberg

Il procedimento legale contro Meta

“Meta ha sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attrarre e infine intrappolare giovani e adolescenti al fine di ottenere un profitto, chiosano i procuratori generali di oltre 40 Stati USA (tra cui anche California e New York).

La causa contro il colosso digitale è stata depositata martedì, accusando le sue applicazioni Facebook e Instagram di danneggiare la “salute mentale e fisica dei giovani”. Secondo quanto dichiarato dagli Stati americani, sia democratici che repubblicani, la Big Tech di Zuckerberg starebbe manipolando “i consumatori più vulnerabili”, trascurando i notevoli danni provocati sui ragazzi.

Instagram, “mina l’autostima dei minori”

Sotto accusa, soprattutto la piattaforma Instagram giudicata la più dannosa per la salute mentale dei minori. Secondo Letitia James, procuratore generale di New York, i suoi meccanismi “inducono i più piccolo a una dipendenza” dalla piattaforma “e minano la loro autostima“.

“Le aziende di social media, compresa quella di Mark Zuckerberg, hanno contribuito a una crisi nazionale della salute mentale dei giovani e devono essere ritenute responsabili”, aggiunge ancora il procuratore statunitense.

Se il processo emanerà sentenza positiva, il colosso tecnologico dovrà pagare multe salatissime oltre che modificare le piattaforme citate in tribunale.

La risposta di Meta: “Abbiamo a cuore gli adolescenti”

Meta si difende affermando di avere a cuore la sicurezza e il benessere degli adolescenti online. Per questo motivo l’azienda di recente avrebbe introdotto oltre 30 strumenti di sicurezza per proteggere i giovani utenti e le loro famiglie.

“Siamo delusi dal fatto che invece di lavorare in modo produttivo con aziende di tutto il settore per creare standard chiari e adeguati all’età per le numerose app utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada”, dichiara un portavoce del colosso.

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ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2023 17:49

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